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Stefano Perta e il nuoto

Stefano Perta e un innato talento per il nuoto che lo ha portato sul podio in gare di fondo importanti: dal primo posto assoluto al "Calaponte TriWeek", al secondo posto assoluto nell’unica tappa italiana dell’Oceanman che gli è valso la qualificazione alla finale spagnola. Piedi ben piantati a terra e testa in acqua per il sedicenne nocese che, adesso, ha un unico obiettivo migliorarsi sempre e far bene anche a livello mondiale.

Stefano, quando è nata la passione per il nuoto?

La passione per il nuoto l’ho sempre avuta. Ho iniziato a nuotare da piccolissimo con Antonio Liuzzi, avevo forse tre o quattro anni quando sono entrato per la prima volta in piscina. Come i miei coetanei ho provato altri sport, ma il nuoto è sempre stato quello che più mi piaceva

Quante ore ti alleni?

Mi alleno sei giorni alla settimana in piscina e due giorni in palestra. L’allenamento non basta, seguo anche un’alimentazione corretta

Come riesci a conciliare gli allenamenti e gli impegni scolastici?

Penso che scuola e sport si possano conciliare tranquillamente. Per riuscire a far bene tutto è importante organizzarsi tutta la settimana, così cerco di anticiparmi i compiti oppure appena rientro da scuola, già prima di pranzo, inizio a studiare qualcosa e poi continuo a fare i compiti. E poi, se a scuola hai risultati positivi anche nel nuoto arrivano le soddisfazioni

Qual è stata la prima gara in acque libere?

L’amore per il nuoto di fondo è nato cinque anni fa con la mia prima gara all’Isola del Giglio. Di quella esperienza ricordo di aver nuotato sotto il temporale. A quella traversata poi ne sono seguite altre fino alla tappa italiana al Lago D’Orta dell’Ocenaman di quest’anno

Com’è andata la 14 km al Lago D’Orta?

Mi sono piazzato secondo assoluto e mi sono qualificato per la finale del 15 ottobre in Spagna. Ho nuotato i primi 10 km con il gruppo di testa e gli ultimi chilometri mi sono staccato. All’arrivo ero felice, non avevo mai nuotato per 14 km e per me era una sfida. Ho un po’ di amarezza per essere arrivato a 55” dal primo che non sapevo di avere avanti, altrimenti avrei spinto di più

A cosa pensi quando nuoti per tante ore?

È fondamentale essere concentrati. In gara penso alla fatica degli allenamenti e il tempo passa. Ogni tanto canto, penso e, a volte, ripeto gli argomenti che ho studiato

Che differenza c’è tra le gare in piscina e quelle in mare?

In piscina le virate spezzano il ritmo della nuotata. In mare, invece, prendi un ritmo e riesci a portarlo fino alla fine. L’unica difficoltà è mantenere la rotta e orientarsi

Quali sono i tuoi prossimi obiettivi?

Il mio obiettivo è la finale del Campionato del mondo Oceanman Championship a Benidorm in Spagna il 15 ottobre prossimo. Gareggerò insieme ai vincitori delle tappe del circuito e agli altri qualificati e voglio dare il massimo per fare bella figura anche a livello mondiale. Alla finale saranno 10 km e mi allenerò per far bene

Chi vorresti ringraziare?

I miei genitori che mi accompagnano a tutte le gare e sono i miei primi tifosi, i miei allenatori Ippazio Pinca e Matilde Petruzzi e tutti coloro che mi permettono di raggiungere questi obiettivi.

 

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